“Un raggio di Giappone alla Pertini”
Il 20 ottobre Sashide Mamoru alla Pertini
Oggi, 20 Ottobre 2016 alla scuola “S.Pertini” abbiamo ricevuto la gradita visita del sig Sashide Mamoru. Questo distinto signore giapponese è un maestro di scuola elementare che la regione del Fuji Go-Ko ha deciso di mandare insieme ad altri cinque colleghi, in missione in altri paesi e continenti, con lo scopo di studiare i vari modi in cui sono organizzate le scuole elementari. Perché proprio a Scandicci? La scelta di Scandicci e della nostra scuola è legata la fatto che la nostra città è gemellata con una città giapponese e la nostra scuola è menzionata nel sito che riporta la notizia.
La visita di Mamoru-San è cominciata presto: alle otto insieme alla sua interprete, era già davanti al cancello della scuola, che scattava delle foto per documentare l’inizio della sua visita; intanto alla porta della scuola, io e la collega Staccioli, piuttosto emozionate, aspettavamo che i visitatori si facessero avanti.
La gentilezza della sig.ra Junko, l’interprete e l’evidente emozione del signor Mamoru, hanno immediatamente stemperato l’emozione ed è cominciata la prima parte della visita, che si è sviluppata in una lunga intervista. Ci sono state rivolte molte domande: dal rapporto tra scuola e quartiere, a come è organizzato l’orario scolastico e le attività didattiche. Le nostre risposte, ci hanno detto, sono state molto esaustive ed il blocco per gli appunti del nostro collega si è presto riempito.
Successivamente ho accompagnato i visitatori a vedere i vari locali della scuola, ci siamo soffermati in biblioteca, nei giardini, in palestra e nei locali della mensa; mentre camminavamo per i corridoi, il signor Sashide ha superato la sua riservatezza chiedendomi il perché di così tante bandiere giapponesi e di cartelloni sul suo paese appesi ai muri. Quando l’interprete ha risposto che erano stati realizzati per accoglierlo, si è davvero emozionato e ha ringraziato tutti, alunni, maestre e Dirigente per un’accoglienza così calorosa o come ha detto lui “così piena di spirito”.
Durante la visita siamo entrati in quasi tutte le classi: i ragazzi grazie alla loro spontaneità hanno fatto colpo su di lui, che, per ricambiare tale positività, ha voluto insegnare a tutti il classico saluto giapponese con l’inchino, che i bambini hanno imparato alla perfezione rifacendolo a lui.
La mattinata è proseguita con una lezione di geografia nella classe III B che è piaciuta davvero tanto al nostro ospite. Ad entusiasmare Mamoru-San è stato, non solo l’uso della L.I.M. per far didattica (incredibile a credersi ma in Giappone non hanno L.I.M. nelle classi!), ma anche e soprattutto, l’entusiasmo e la capacità di coinvolgere gli alunni della collega.
Il tempo è passato in modo così piacevole che la fine dell’incontro (le 11:00) è giunta davvero velocemente e, dopo le foto di rito, un piccolo rinfresco e la consegna da parte di Mamoru-San di alcuni regali per la scuola, non ho potuto fare altro che accompagnarli al taxi che li aspettava per portarli a conoscere una nuova realtà e un nuovo modo di “fare scuola”.
Quello che resta da esperienze di confronto e condivisione culturale come questa, è la bellezza dell’apertura all’accoglienza e della condivisione di storie, usanze, gesti e parole, che in fondo ci rivelano che siamo tutti “cittadini del mondo”.
Sicure che queste riflessioni siano state condivise da tutti i presenti, auguriamo: “Buon viaggio maestro Mamoru-San!!!”.
BP