Ultima modifica: 26 febbraio 2018

Calcio Femminile

X TEAM under 12 e under 14 calcio femminile

 

 

Progetto “Psicologia e sport”

L’Istituto Spinelli promotore del progetto pilota

Dalla scuola… alla scuola calcio…dalla scuola calcio…alla scuola per la vita

 

L’interesse via via crescente mostrato nei confronti del Progetto Psicologia e Sport da parte del mondo sportivo, delle bambine e delle ragazze e delle famiglie sta sollecitando  scenari futuri più ampi che permettano lo sviluppo del settore giovanile femminile in più realtà al fine di poter esportare un modello rivelatosi vincente sotto molteplici aspetti.

Ho sempre creduto che la parola scuola dovesse comprendere l’apprendimento disciplinare declinato attraverso un uso strumentale finalizzato all’empowerment delle risorse individuali da utilizzare nei più disparati settori esistenziali. Le discipline sportive di squadra in questo senso permettono  ulteriori considerazioni in merito alla capacità prosociali e al conseguente utilizzo del sostegno del gruppo nei confronti del singolo e del singolo al servizio del gruppo. In una parola si cresce in ambito sportivo di pari passo con la crescita individuale.

Il calcio femminile così interpretato, ancora scarsamente sviluppato nell’età evolutiva, consente di dare un contributo anche per raggiungere pari opportunità nella vita.

Due anni di lavoro con un gruppo splendido di ragazze, l’ulteriore attenzione alla proposta di questo sport nelle classi intermedie  della scuola primaria, ha consentito di costruire una squadra le cui componenti, allenamento dopo allenamento, acquisiscono consapevolezza di sè e dei propri limiti caratteriali e, grazie alle attività di movimento, provano a migliorare le proprie criticità con il sostegno del gruppo e di chi allena in sinergia con le famiglie.

Il ruolo di un allenatore di calcio femminile a mio avviso si differenzia molto dal pari ruolo maschile: i bambini e i ragazzi sono abituati da ciò che i media propongono, cioè ad atteggiamenti più decisi e critici da parte dei Mister. Diverso è il discorso per il calcio femminile che non ha visibilità mediatica: la sensibilità che si richiede a chi affronta questo compito deve essere maggiore e le competenze psicologiche, sempre utili in ogni istruttore, diventano ancor più indispensabili.

Il mix che si realizza tra psicologia e calcio femminile in età evolutiva è vincente rispetto alle prospettive orientanti in cui il fare scelte e prendere decisioni nelle attività di movimento si coniuga con la richiesta costante di allenamento fisico e mentale teso al raggiungimento di migliori performances e di superamento di limiti e paure relative alle proprie capacità o al sentirsi oggetto di osservazione e critica da parte di pubblico e compagne. In questa dimensione rendere più forti le ragazze consente loro di poter meglio essere preparate al futuro di donne consapevoli.

L’X team oggi è una realtà conosciuta sul territorio e in ambito sportivo ed è pronto per nuove sfide non solo in ambito sportivo ma anche nel’idea di proporsi come modello per chi voglia perseguire analoghe finalità investendo nei diversi contesti scolastici di base,  presentando uno sport in cui solo il maschile è mediaticamente veicolato. Ciò consentirà alle ragazze di confrontarsi con altre compagne e conoscere luoghi diversi, oggi cosa molto difficile data la scarsità di giovani calciatrici.

Emanuele Bartolozzi




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