Ultima modifica: 29 novembre 2017

L’integrazione sta nell’accoglienza, l’accoglienza in un sorriso

classe 1F

L’integrazione sta nell’accoglienza, l’accoglienza in un sorriso

Il lavoro di interpretariato in classe dove sono presenti  bambini stranieri è davvero importante. La collaborazione con i docenti in compresenza lo è di più quando si pone l’alunno non italofono al centro del percorso d’accoglienza.
La nostra scuola ospita alunni stranieri di diversa provenienza e in ogni classe, ogni insegnante opera con gli strumenti che ritiene più opportuni. Ogni giorno a scuola  operano silenziosamente tutor comunali che lavorano con questi ragazzi di recente immigrazione che spesso arrivano in classe senza sapere neanche una parola di italiano. La scuola si adopera a rendere il passaggio al cambiamento nel modo più delicato possibile partendo da un semplice sorriso e una pacca sulle spalle. Ciò è successo e accade ogni giorno ad un alunno di 1f che in due mesi ha imparato a sorridere ai compagni chiamandoli per nome.
L’attività del mediatore linguistico in classe è stata fondamentale. Sono state svolte lezioni integrate da giochi per rendere più accessibile il contatto fra compagni, partendo da favole fino ad arrivare alla realizzazione a mano del loro primo raviolo, rigorosamente cinese, da portare a casa come souvenir di un’esperienza scolastica.
Tutto ciò è stato realizzato nel pieno rispetto delle differenze culturali e nella consapevolezza che accogliendo l’altro si impara a vivere meglio e a riflettere sui propri vissuti emotivi.
La docente




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